ORTO D’ERBE E DI PAROLE

di Lucia e Filiberto

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L’originale denominazione mette insieme l’amore per le essenze vegetali e per le parole dei poeti che da esse hanno tratto ispirazione e che in occasione dell’apertura i proprietari offrono ai visitatori. Il giardino è la naturale estensione, in spazi aperti e geometricamente ritmati, del grande caseggiato di pietra che chiude il lato sud della piazza del Castello, coevo al Palazzo Pretorio. Il giardino si stende su tre livelli di terrazze a scarpata murale, ricoperte da prato naturale. La terrazza più bassa, a cui si accede con dei ripidi gradini in pietra, è stata recentemente recuperata dagli attuali proprietari, restaurando il muricciolo che insiste sulla cinta muraria più antica del Castello.

Sul verde variegato del tappeto erboso si proiettano le vivide tonalità dei limoneti a spalliera, disposti come quinte teatrali sui muri ai lati del cancello d’ingresso e lungo i muraioli a mezzogiorno, a cui si aggiunge una armoniosa varietà di altre essenze (l’arancio, il mandarino, il camelio, l’olea europea). I fusti scolpiti e contorti di alcuni vetusti olivi si alternano a quelli di piante più giovani, suggerendo la quiete suggestiva del “meriggiare pallido e assorto presso un rovente muro d’orto”.

PIANTE PRESENTI:

Citrus limon (Limone a spalliera)

Citrus reticulata (Mandarino)

Citrus sinensis (Arancio)

Citrus x microcarpa ‘variegata’ (Calamondino variegato)

Camellia japonica (Camelia)

Hardenbergia (Falsa salsapariglia)

Myrtus communis (Mirto)

• Europea (Olivo)

Ortensia quercifolia (Ortensia)

Syringa (Lillà)